sabato 28 agosto 2010

Veramente volevo dire un'altra cosa...

...è che sono troppo impegnata a scollarmi lo smalto di troppo dalle dita. E volevo cambiare argomento.
Che il romanticismo, la disney e Sex & The City ci hanno rovinato mi pare di averlo chiarito a sufficienza. Se a qualcuno interessassero ulteriori filippiche d'approfondimento, io sono ancora qui.
Però, ecco, non è che tutto il male venga sempre per nuocere. Ormai il cervello ce lo siamo venduto su eBay, lo abbiamo rivisto su YouTube e taggato su Facebook. Gli illuministi avevano lavorato tanto bene, a vederci si rivolterebbero nella tomba.
Non è che gli uccellini vadano a sbattere contro i vetri perché sono stupidi. E' che risulta molto difficile capire cos'è un vetro con un cervello di quelle dimensioni. E liscio, per di più.
Ma stavo cercando di dire un'altra cosa. Un messaggio superficialmente positivo. Le meraviglie della nostra epoca. La tecnologia. Internet. Vibratori a forma di rossetto che puoi portare comodamente in borsa. Potevamo forse farne a meno?
Ci servono distrazioni. Intrattenimento. Che sia perché siamo gusci vuoti o perché là fuori ci fa talmente schifo che vogliamo rifiutarci di rendercene conto non fa molta differenza.
Abbiamo sempre un'opinione su tutto, e anche un sacco di buone intenzioni, è per questo che le scriviamo sui blog. In realtà è solo un modo come un altro per ingannare il tempo nell'attesa che ci si asciughi lo smalto.
Criticarci è estremamente divertente, in fin dei conti. Non si sa a cosa possa servire di preciso, ma ci riesce bene, e magari a qualcuno interessa anche.
Ciò che dovrebbe veramente preoccupare forse è che non diamo più attenzione alle cose giuste. Non è sempre facile capire quali siano, e probabilmente in molti casi si tratta di pura soggettività. Se vogliamo essere proprio fiscali, il giusto non esiste nemmeno. Chi ha familiarità con il buddhismo sa a cosa alludo.
Fatto sta che siamo come distratti.
Un esempio.
Barceloneta. Spiaggia. Mare.
Nudisti. Quelli appartenenti alla categoria di persone che non si vorrebbero vedere nude. Peccato. Ma non amo stare a scandalizzarmi per certe cose.
Noi siamo in 6. Ventenni fiorentine in vacanza, con le ciabatte, gli occhiali da sole enormi e tutto il resto.
Passiamo davanti alle docce. C'è un uomo nudo che si sta lavando, sulla cinquantina, con la pancia rotonda e, come notiamo tutte subito, un piccolo pene sotto. Vabbe' che l'acqua è fredda...
Quello di cui nessuna di noi si accorge al primo sguardo è che all'uomo manca una gamba. Dal ginocchio in giù.
In sostanza, credo che la morale della favola sia che è più importante avere un pisello grosso che entrambe le gambe.
Ma forse non è questo che volevo dire...

3 commenti:

  1. mi sa che eravate in quattro perché la vale e me avremmo sicuramente notato entrambe le mancanze...

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  2. io direi lo stesso di me. Ma i fatti parlano, e raccontano una storia un po' diversa...

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  3. ma queste son parole e le parole stanno a zero :P

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