venerdì 19 marzo 2010

Crescere

Voglio diventare grande. Sono stata piccola troppo a lungo, e adesso non mi va più.
Crescere significherà anche smettere di fare i capricci, ma voglio concedermi quest'ultimo proprio al fine di maturare.
Non voglio perdere altro Tempo. Il Tempo è tutto quello che ho, contiene tutto ciò che mi interessa. Ed è comunque troppo poco.
Forse bisognerebbe cominciare dalla morte, come diceva Woody Allen, e vivere una vita alla Benjamin Button, ma chissà se sarebbe meglio. Io non voglio perdere Tempo.
Le cose cambiano, anche la routine. Si incontrano persone, si fanno progetti, si capovolge tutto e si ricomincia. Si impara il valore di avere accanto qualcuno, mentre la gente entra ed esce dalle nostre vite, come dai vagoni dell'U-bahn, a Berlino. Tornerò là, e stavolta spero non da sola. Ma chissà quando.
Il nostro Tempo è fatto di scelte, di possibilità, e di soprattutto cose da imparare. Io sto imparando cosa voglio.
Il mondo di tutti noi è sempre più proiettato verso il web, la condivisione si potrebbe dire, condivisione che si trasforma in esposizione, che si trasforma in esibizionismo. Apro facebook e so i fatti di tutti, anche di chi conosco appena, anche cose che non vorrei sapere. E sembra tutto inutile, superficiale. Infantile.
Non sono più così insicura, non ho bisogno di sbattere le mie gioie, grandi o piccole che siano, in faccia agli altri, in una vetrina, che vorrei usare solo per svagarmi e ridere, di me stessa e anche un po' degli altri. Ho scelto di ritagliare solo una piccola finestra sul mio mondo, qui, in questo spazio, a cui chiunque potrebbe accedere, ma che solo pochi vanno a cercare. Un filtro sottile, da cui traspaiono la mia vita e le mie scelte.
Tante cose stanno mutando. Mi guardo, e mi scopro sempre nuova, sempre diversa. E, a dir la verità, mi piace. Rimangono solo le mie paure dietro lo specchio. Perché ho paura. Ne ho sempre avuta, un po' di tutto, un po' per tutto, e non ho mai capito perché. Ma ho sempre fatto ciò che dovevo a prescindere da esse. Lamentandomi, piangendo a volte, ma sempre arrivando in fondo.
Lo so che piango spesso, e che faccio i capricci. Ma è qualcosa che a volte sfugge al di fuori di me, oltre la mia volontà e le mie possibilità di controllo. Non mi piace fare i capricci. Ma mi piace piangere.
Me ne sono sempre vergognata, in realtà. E non amo che mi si veda quando lo faccio. A volte, al cinema, non riesco a controllare le lacrime per tutto il film, e nascondo la faccia col cappotto, con la sciarpa, sperando che la persona seduta accanto a me non mi veda. Appena le luci si accendono, scappo in bagno, respiro profondamente, ed esco con un sorriso. Ed è come se tutti sapessero. Anche le vecchiette mezze sorde.
Quello che conta per me adesso però è sapere che tutto questo, tutta la mia paura non può fermarmi, che posso andare al di là, e vedere che oltre la cortina di fumo ci sono solo io, ancora e ancora, che mi rinnovo sempre, mi trasformo, imparo, cresco. E rimango me stessa.

1 commento:

  1. Amore.
    mi sono svegliata adesso.
    ho bevuto, e non so perchè ma quando bevo innesco automaticamente un meccanismo per il quale, nonostatnte tutto, mi è impossibile riaddormentarmi.
    però avevo troppa, troppa, troppissima sete.
    chiusa parentesi.
    Per quel che vedo, il tuo cambiamento, la tua evoluzione, è uno spettacolo bellissimo da osservare.
    Sei come una forza della natura che cerca di trovare la giusta forma per essere in sintonia tra il circostante e l'interiore.
    una meraviglia.
    e stavolta, se te ne riparti per la terra dei vichinghi, vengo pure io. o.
    non sopravviverò tre giorni ma pace. è un sacrificio che son pronta a compiere.
    e anche: jovanotti ti farà cagare però scrive, con molto amore, alla sua donna "a te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa".
    ti voglio bene wonderwoman *

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