domenica 18 ottobre 2009

Il viaggio nel tempo

Ieri notte ha cominciato a chiedermi se sia effettivamente possibile viaggiare nel tempo. Premere un tasto di "rewind" e riavvolgere il nastro fino al punto desiderato.
Mi sono raggomitolata sotto le coperte, ho abbracciato il mio asinello Telemaco stretto stretto, e ho cominciato a ripetermi: "Voglio svegliarmi e voglio che sia il 18 settembre 2009, voglio svegliarmi e voglio che sia il 18 settembre 2009...".
Ovviamente non ha funzionato.
Spontaneamente la mia mente non si è rivolta alle risposte che possono essere fornita dalla scienza (cosa di cui a posteriori mi sono stupita), ma ho cominciato a pensare che ci deve pur essere una qualche Forza Superiore in grado di realizzare qualcosa del genere.
Strano come a volte senza rendercene conto cerchiamo le soluzioni dei nostri problemi là dove è più difficile trovarle. Alla domanda "è possibile viaggiare nel tempo?" si può avere una vera risposta attraverso gli studi e il progresso scientifico, come si può notare anche solo dando un'occhiata alla lunga serie di pagine che propone google, ma quelle risposte non ci soddisfano. Perché? Eppure sono buone risposte, dimostrabili, non cadono in contraddizione, e forse un giorno diventeranno anche qualcosa di più di teorie. Ma non ci vanno bene. Se si vuole viaggiare effettivamente nel tempo, la scienza non può soddisfare le nostre richieste, non ancora almeno. E anche se un giorno fosse in grado di farlo sarebbe enormemente complicato: bisognerebbe in primo luogo essere pieni di soldi, trovare le giuste apparecchiature, sorbirsi un pippone su quanto sia sbagliato modificare il corso degli eventi (e che ci viaggio a fare nel tempo se non posso nemmeno intervenire qua e là come mi pare??), e inoltre come minimo ci si dovrebbe muovere sempre sotto sorveglianza di un qualche fisico panciuto che ci moralizzi e controlli che non venga schiacciata una sola mosca. Che fatica!
No, se si vuole viaggiare nel tempo la scienza non ci aiuta. E noi vogliamo soluzioni facili, molto facili, a portata di mano. Certo, magari bisognerà vendere l'anima a qualche genio maligno, sacrificare qualche povera creatura sventurata, bruciare incensi sospetti, dire qualche formula poco rassicurante, il tutto rigorosamente in una notte di luna piena sull'orlo di un lago maledetto in Finlandia, ma che cosa sarà mai!
E se dopo tutto questo trambusto nulla fosse cambiato? Se il rituale magico si fosse rivelato una colossale bufala? Forse è il caso di lasciar perdere.
Che fare a questo punto? Troppa la pigrizia per concentrarsi semplicemente su un futuro migliore.
Comunque sia, stanotte ci proverò di nuovo.

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